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Azienda "Paolo Scavino": focus on wines

Pubblicato da in Wine ·
Tags: vinowinewinesscavinobarolopiemontedegustazioneacquadulzamaccagno
Acquadulza é lieto di annunciare un evento per gli amanti della buona cucina e del vino d'autore: Sabato 28 settembre 2013 alle ore 20.00 in collaborazione con l'azienda "Paolo Scavino", verrà proposta una cena degustazione che non puo' certo passare inosservata.
 I migliori tagli di Fassone e le migliori Docg della famiglia Scavino si fonderanno in un'esplosione di sapori e profumi che ben si sposeranno con il panorama esclusivo del Lago Maggiore.
"Langhe Sorriso 2012", "Nebbiolo 2011 docg", Barolo "Bric del fisc 2007" e un eccezionale Barolo "Carobric 1998 docg", saranno i vini proposti durante la serata, ma la famiglia Scavino, attiva da 1921 e giunta ormai all  quarta generazione, puo' annoverare un'ancora piu' ricca proposta di vini nella sua produzione e una visita al loro sito internet se non alla loro azienda, pare proprio d'obbligo:  http://www.paoloscavino.com/our-wines/
Quale miglior modo per chiudere, se non presentare la scheda del pezzo forte della degustazione?  
Il barolo Carobric venne prodotto per la prima volta nel 1996, dopo che la famiglia Scavino acquistò a Castiglione Falletto un appezzamento di Rocche di Castiglione.  Questa storica cru rappresenta l'80% del Barolo Carobric ed é completata da una piu' piccola percentuale di crus di Cannubi e Bric del Fiasc.
I vini prodotti in questo vigneto sono complessi, una classica e multidimensionale espressione del Barolo.

BAROLO CAROBRIC®
Appellation: Barolo DOCG
Region: Piemonte
Village, crü: Castiglione Falletto (Rocche di Castiglione, Bric del Fiasc), Barolo (Cannubi)
Varietal: Nebbiolo 100 %
Altitude, Exposure: 350mt, south east
Soil: Rocche di Castiglione soil is the Arenarie di Diano d’Alba (Diano sandstone), alternating strata of yellowish-gray sandstones and sandy-clay marl.
Farming system: guyot
Planting year: Bric del Fiasc (1938-1979-1984-2009-2012), Rocche di Castiglione (1970, 1999), Cannubi (1946)
Plant Density: 4300 vines per hectare
Viticulture: grassing on the rows intercalated with tillage during the fall and spring, done by hand between the vines. Average yields of 40 Hl/ha
Harvest period: harvest by hand, normally on the first / second decade of October
Vinification: Separate vinification of the cru, destemming and light crushing. Maceration and fermentation in stainless steel with temperature controlled and indigenous yeasts; malolactic fermentation in oak barrels; natural tartaric stabilization.
Aging: the three crus are aged separately in French oak barrels for 10 months and further 14 months in large casks. Blend and 1 year in stainless steel followed by 10 months of bottle aging.



Progetto di grattacielo super-avveniristico con piani rotanti indipendenti

Pubblicato da in Architettura ·
Tags: architetturagrattacielodubaiarchitettotecnologia
L’architetto David Fisher dello studio Dynamic Architecture, ha ideato un grattacielo estremamente innovativo per la città di Dubai. La caratteristica peculiare è che gli 80  piani ruotano di 360° in modo indipendente tra loro (un piano può fare una rotazione in 90 minuti), consentendo così all’edificio di avere una forma che varia continuamente.



Al momento l’idea è ancora in fase di progetto e non si sa quando il grattacielo verrà costruito a Dubai, ma ci sarebbero progetti per costruire in altre città del mondo edifici basati sulla stessa idea (anche se probabilmente meno imponenti come dimensioni).



SOURCE: http://notizie.delmondo.info/2013/09/21/progetto-di-grattacielo-super-avveniristico-con-piani-rotanti-indipendenti/


BERLUCCHI: L'incontro fortunato.

Pubblicato da in Wine ·
Tags: drinkspumantewinesparklingfranciacortamadeinitaly
Il maggiordomo mi scortò nel salotto di Palazzo Lana Berlucchi.
Le note di "Georgia on my mind" vibravano nell’aria:
Guido Berlucchi era al pianoforte.
Rimasi incantato dall’eleganza della figura,
dalla maestria con cui le mani accarezzavano i tasti.
Volsi lo sguardo ai muri secolari, ai ritratti di famiglia; notai gli arredi preziosi.
Tutto emanava raffinatezza non ostentata.
Il conte richiuse il piano, mi salutò con calore
e iniziò a interrogare me, giovane enologo, sugli accorgimenti per migliorare
quel suo vino bianco poco stabile.
Risposi senza esitazione alle sue domande, e nel salutarlo osai:
"E se facessimo anche uno spumante alla maniera dei francesi?".
                                                                                                       Franco Ziliani





SOURCE: www.berlucchi.it


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